Giusti Wine, portavoce dei vini veneti
Per lunghissimo tempo, il Montelio è stato trascurato, le sue gemme vitivinicole dimenticate. A rilanciare il territorio, vent’anni fa, Giusti Wine. Da sempre portavoce nel mondo dei vini veneti, punta sull’uva Glera. Ma non solo, riscopre e valorizza vitigni autoctoni a rischio di estinzione. Tra questi, la Recantina. “In quest’area, la viticoltura ha una lunga tradizione – spiega Ermenegildo Giusti, titolare di Giusti Wine – Per fortuna ha mantenuto la biodiversità di vitigni e preservato le varietà minori, noi ci siamo preoccupati di valorizzarla”
Montelio, un angolo di paradiso dalla storia antica
Già nel ‘500 se ne parlava come di una terra che dava vini pregiati, pagati più di tutti gli altri della zona. Geologicamente il Montelio è uno dei suoli più antichi d’Italia, per secoli è stato uno dei boschi dai quali la Serenissima prendeva il legname per la costruzione delle imbarcazioni. Tra i luoghi più incontaminati d’Italia, non è improbabile scorgervi daini, cervi, volpi e caprioli, talvolta in cielo è possibile avvistare l’aquila reale.
Non solo Glera
Tra i vini più rappresentativi dell’azienda, l’Asolo Prosecco Superiore. Prodotto nella prima fascia pedemontana, a nord ovest della città di Treviso. Spumante simbolo del territorio, strutturato e sapido, è prodotto con uve Glera coltivate sui Colli Asolani. Nella versione Extra Brut è il primo Prosecco firmato da Graziana Grassini. Spostandosi nella zona della Valpolicella classica, la produzione dell’azienda si concentra sull’Amarone Classico DOCG ed il Valpolicella Ripasso Superiore DOC. Dai vigneti ibridi resistenti, con i quali ha impiantato ben tre tenute con l’obiettivo di ridurre fino all’85% l’utilizzo di sostanze chimiche in vigneto, ottiene il Merlot Korus ed il Sauvignon Nepis.
Prodotti che rafforzano il legame con il territorio
Resistente a peronospora e oidio, tollerante ai freddi invernali fino a – 20°, Il Sauvignon Nepis è particolarmente adatto alle condizioni pedoclimatiche dell’Italia centro-settentrionale. Ottimo vino da aperitivo, si sposa con crudité di scampi e gamberi rossi, frittura di crostacei e molluschi, mozzarella di bufala campana con mostarda d’agrumi, burrata e crudo di San Daniele. All’olfatto risulta intenso e complesso, alle note di frutta tropicale si uniscono sentori erbacei di ananas, mela verde, pompelmo rosa, uva spina, cedro, basilico, peperone verde e fiori di sambuco. “Siamo fieri di aver realizzato un prodotto che rafforza il legame con il nostro territorio”.
Abbazia di Sant’Eustachio, gioiellino recuperato
Un legame rinsaldato anche dagli interventi di carattere architettonico che Giusti Wine ha operato sul territorio in questi anni. “Quando sono arrivato l’ambiente naturalistico e architettonico versava in condizioni precarie. Oggi le cose sono cambiate” . A cominciare dalla basilica di Sant’Eustachio, gioiellino del 1602 oggi recuperato. “L’abbazia di Sant’Eustachio rappresenta le nostre radici più profonde, la storia del nostro territorio – sottolinea il titolare di Giusti Wine – Tra il Cinquecento e il Seicento, divenne un importante polo culturale, qui Monsignor Giovanni Della Casa scrisse il Galateo. Tra quelle mura, un tempo, i monaci benedettini vivevano, lavoravano la terra e producevano vino”.
Barricaia, il fiore all’occhiello dell’azienda
C’è poi la cantina, aperta nel 2020, progettata per riprodurre il movimento naturale delle colline, in armonia con il passaggio sottoposto a vincolo ambientale. E la barricaia, a poche centinaia di metri dalla cantina, nel sotterraneo della Tenuta Abbazia. Il luogo dove, per trenta mesi, riposa in barrique di rovere l’Umberto I° Rosso Montelio Superiore DOCG, fiore all’occhiello della cantina Giusti Wine. Dedicato al nonno di Ermenegildo, è un taglio bordolese prodotto con le migliori uve Merlot e Cabernet Sauvignon, affinato in barrique per 24-30 mesi.
Carta dei valori, attenzione verso sostenibilità e biodiversità
Rispetto per il lavoro, conservazione dell’armonia del paesaggio, attenzione verso la sostenibilità difesa della biodiversità e tutela dell’ambiente, sono poi i capisaldi di una carta dei valori che Giusti Wine condivide con tutti i collaboratori. A ciò si aggiunge l’impiego di pratiche fitosanitarie e agronomiche di gestione del suolo. “Il mio obiettivo – conclude Ermenegildo Giusti – è sempre stato portare un nuovo modello di bellezza diffusa e di cura dell’ambiente, la salvaguardia del territorio è un valore imprescindibile. Pratiche ambientali corrette – conclude Ermenegildo Giusti – richiedono importanti investimenti ma hanno sempre ricadute sociali ed economiche positive”.
© Copyright Francesco A. Bellini | Tutti i Diritti Riservati.
© Copyright Francesco A. Bellini | Tutti i Diritti Riservati.
One Comment